
In Armenia esiste un paese che tutti chiamano “La Piccola Cuba”, visto che tutti gli abitanti si dichiarano comunisti e aspettano il ritorno dell’Unione Sovietica, si chiama Lernamerdz!
Lernamerdz è un piccolo paese dell’ Armenia (ex Repubblica Socialista Sovietica di Armenia) meglio conosciuto come “La piccola Cuba”; un villaggio di circa 400 persone poco lontano dalla capitale dove ancora oggi tutti i residenti fanno parte del Partito Comunista Armeno. Anche i bambini più piccoli conoscono il maestro del proletariato Lenin. Nel villaggio è ancora oggi visibile un grande busto di Lenin che fu costruito subito dopo il crollo dell’URSS.
A tutti mancano “I tempi d’oro” del Socialismo, istruzione e sanità gratuita per tutti. Oggi in questo piccolo villaggio, quasi nessuno può permettersi di andare a scuola, nemmeno gli alunni più brillanti. Tutti gli abitanti oggi si dichiarano comunisti (bandiere dell’URSS ovunque) e affermano che “il sole tornerà a splendere in Armenia solo con il ritorno dell’ Unione Sovietica.
Nel 1990, quando l’ordine sovietico crollò, ci interrogammo sul sistema davvero giusto, spiega Azat Barseghian, segretario dell’organizzazione comunista di Lernamerdz, situata nella valle Ararat, non lontano da Yerevan.
Ci sono voluti sei anni, e alla fine abbiamo capito che c’è solo una verità: il Socialismo.
La statua di Lenin ci dà forza, è testimonianza della nostra fede e del nostro progresso”, dice il quarantunenne Arthur Pilosian.
Attorno a questa fonte di forza gli abitanti del villaggio organizzano tutti gli avvenimenti importanti. Festeggiano il compleanno del grande leader, il giorno della sua morte, l’anniversario della rivoluzione di Ottobre, e le festività socialiste.
Sotto lo sguardo orgoglioso e immobile di Lenin, i bambini sono nominati pionieri e consacrati come membri dell’organizzazione locale del Komsomol.
Lernamerdz è famoso non solo per la sua dedizione al comunismo, ma anche per il suo dragoncello (una pianta aromatica) di alta qualità, che gli ha permesso di sopravvivere nei momenti di crisi.
Gli abitanti del villaggio dicono che fino al 1990, da aprile fino all’inverno, il dragoncello di Lernamerdz veniva consegnato direttamente a Tblisi, assicurando loro un reddito dignitoso e sicuro. Al giorno d’oggi, gli intermediari fanno la parte del leone, comprando il dragoncello a prezzi molto bassi e in grandi quantità, e vendendolo a un prezzo di molte volte più alto.
Un altro abitante di Lernamerdz dice orgogliosamente:
“È stato possibile distruggere uno stato forte che esisteva da 70 anni, e allora perchè non si potrebbe distruggere un governo costruito sulle ceneri di quello stato? Credo che il comunismo vincerà alla fine.
Roman ha 13 anni ed è nato dopo il crollo del regime sovietico, ma conosce quasi tutto del comunismo. Roman assicura che tutti i suoi amici sono sostenitori dell’Unione Sovietica, molti dei quali hanno ascoltato storie di adulti e ammirano la “biografia del compagno Lenin”.
Se molti bambini a quest’età sognano il parco acquatico, lo zoo o Disney world, il sogno di Roman è di visitare il mausoleo di Lenin. Può parlare per ore del socialismo, della grandezza di Lenin e del “tempo meraviglioso” chiamato sovietico e ricorda con gioia e speranza che un giorno l’ordine sarà ristabilito e che vivrà una vita spensierata, felice e tutti saranno uniti in una sola idea.
“La Piccola Cuba” è diventata un’attrazione turistica. Nel registro degli ospiti di Lernamerdz, che ha un ritratto di Lenin nella prima pagina, ci sono i commenti, gli auguri e i complimenti di visitatori provenienti da Russia, Vietnam, Francia, Bielorussia, Grecia, Cipro, e altri paesi.